Il processo di verniciatura: da lucido a opaco
Il processo di lavorazione prevede un passaggio intermedio con verniciatura a lucido prima di passare a quella opaca (matt), soprattutto relativamente alle vetture in materiale composito (carbonio, kevlar, vetroresina) perché, essendo fatte in fibra sono maggiormente sottoposte a diverse difficoltà, come per esempio assorbimenti, schivature o imperfezioni, che vanno levigate e rese uniformi al fine di assicurarsi che ogni componente della vettura risulti perfetto prima della verniciatura in opaco. Questo passaggio si è reso perciò fondamentale, in quanto la configurazione in opaco riduce al minimo le possibilità di intervento.
Nello specifico, per quanto riguarda la lavorazione delle livree, la verniciatura in lucido è stata necessaria per ottenere uno stato lavorabile che ha permesso di azzerare i cosiddetti “gradini”, ovvero quelle sovrapposizioni che si creano naturalmente quando ci sono più strati di vernice. Anche in questo caso è risultato utile il lucido che ha agito da agente levigatore, azzerando così i gradini tra le sovrapposizioni verniciate, in modo che a prodotto finito risultasse quell’effetto liscio e privo di imperfezioni al tocco che si voleva ottenere.
Per quanto riguarda poi le livree in Nero Dallara lucido della parte superiore, la tipologia di grafica fine ha permesso l’utilizzo di una particolare tecnica, non adottabile in tutte le condizioni, che ha azzerato il gradino tra lucido e opaco, in entrambe le configurazioni della vettura.